Ludovico Einaudi by Floraleda Sacchi raccoglie 9 brani arrangiati per arpa e arpa di cristallo, disponibili in formato 24bit + libretto su chiavetta USB.
“Da molto tempo desideravo incidere la musica di Ludovico Einaudi. Trovo che in questo momento storico, carico di tensioni, la sua armonia sia estremamente importante.”
“Scegliere proprie soluzioni sonore e stilistiche per suonare le composizioni di Ludovico Einaudi è estremamente complesso, anche se da un punto di vista strumentale la sua musica si adatta perfettamente all’arpa. Quello che si rischia è fare una copia inutile delle sue esecuzioni… Ho pensato dunque molto al progetto prima di trovare una soluzione che lo giustificasse.”
“Alla fine, per esaltare una scrittura così nitida e delicata, ho pensato di unire all’arpa, l’arpa di cristallo suonata con varie tecniche: percossa, strofinata con mani bagnate, suonata con un arco di violino o con il respiro ed elaborata tramite granularizzatori.”
“Il risultato di questo lavoro sono 9 brani. Tutti hanno atmosfere evocative che credo rispettino gli originali, pur dipingendo, al tempo stesso, colori inediti.”
Floraleda Sacchi
CREDITI
Registrazione e missaggio: Filadelfo Castro
Foto di copertina: Floraleda Sacchi
Etichetta: Ⓟ & © Amadeus Arte, Cat. No. AA20006
STREAMING
RECENSIONI
“An original performance by Floraleda Sacchi on an acoustic harp of the most famous works of Ludovico Einaudi. An elegy of real, sincere feelings and an immense bouquet of emotions.”
“Оригинальное исполнение Floraleda Sacchi на акустической арфе самых известных произведений Ludovico Einaudi. Элегия настоящих, искренних чувств и необъятный букет эмоций.”
Nagamag.com
“[…] Near to the end, “Divenire” displays fascinating, meticulous playing with an incredibly melodic delivery, and “Primavera” exits the listen with a dizzying execution of unparalleled skill and unimaginable harp acrobatics.
Sure, one might think that an entire record of just harp sounds would be better suited for an EP, but in Sacchi’s capable hands, you’ll actually want to hear more of her inimitable work. Thankfully, the complicated arrangements are just as exciting on subsequent listens.”
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