14 nuovi brani tra colonne sonore, successi dance e musica contemporanea.
A due anni di distanza dall’ultimo disco “Intimamente tango”, la raffinata arpista FLORALEDA SACCHI torna con un nuovo progetto discografico, “#DARKLIGHT” (Amadeus Arte / Naxos USA), in uscita il 5 maggio.
Il disco “#Darklight” sarà composto da 14 nuovi brani tra colonne sonore, successi dance e musica contemporanea, eseguiti con arpa elettrica ed elettronica e arrangiati o composti da Floraleda.
I pezzi noti ottengono così una nuova immagine sonora e si identificano in una sorta di insospettata e reciproca parentela. I compositori inclusi sono: Nils Frahm, Clint Mansell, DJ Tiësto, Max Richter, Roberto Cacciapaglia, Joe Hisaishi, Vladimir Martynov, Ólafur Arnalds e la stessa Floraleda.
«Compongo o adatto brani che coniugano acustico e digitale, senza distinguere dove finisce un delay e inizia un pad creato con un arco di violino sulle corde dell’arpa, senza sapere dove agisce un filtro digitale o uno smorzatore in neoprene sulle corde, quale sia un armonico o un campionamento compresso – racconta Floraleda – Ho lavorato senza preclusioni cercando di ricreare la musica che ho nella testa. Trovo affascinante lavorare con uno strumento acustico e con l’elettronica, una forma di artigianato che richiede ore di dedizione quanto il suonare uno strumento musicale, e l’unione regala un mezzo incredibile per creare qualcosa di estremamente personale».
FLORALEDA SACCHI, nata a Como, trae ispirazione dai dischi di Annie Challan ed è riconosciuta come una delle più interessanti arpiste sulla scena internazionale. Ha inciso più di 20 dischi per le principali major discografiche come Decca, Deutsche Grammophon, Philips, Brilliant Classics, Tactus, Amadeus Arte. Curiosa e vivace, Floraleda ha composto musica per il teatro e il cinema, oltre ad aver suonato in Europa, Nordamerica, Sudamerica, Africa e Asia in grandi sale da concerto come la Carnegie Hall (New York), Gewandhaus (Lipsia), Glenn Gould Studio (Toronto), Konzerthaus (Berlino), Teatro Solis (Montevideo), Museo Blanco (Buenos Aires), Auditorium della Conciliazione (Roma), Quintai Hall (Wuhan), Acropolium de Carthage (Tunisi), Hall Alti (Kyoto). È stata protagonista di diverse collaborazioni teatrali e ha ottenuto il premio Harpa Award per il suo libro su Elias Parish Alvars. Tra il 1997 e il 2003 ha vinto 16 premi in competizioni musicali. Suona un’arpa Erard datata 1816 e due moderne arpe “Style 30” della liuteria Lyon & Healy. Senza dubbio Floraleda Sacchi – con le sue composizioni, attraverso la musica che seleziona con cura per i suoi concerti e con uno strumento così insolito e versatile come l’arpa acustica ed elettrica – crea un’esperienza sonora intensa ed inusuale che regala emozioni.
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Milano, 11 aprile 2017
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Parole & Dintorni – Sara Bricchi sara@paroleedintorni.it