Composizioni originali dedicate a Floraleda e arrangiamenti realizzati dal compositore appositamente per questa registrazione. Un CD che celebra la musica di uno dei compositori di maggior successo della sua generazione: Cristian Carrara.
Antonella Ruggiero (Voce)
Floraleda Sacchi (Arpa)
Piero Salvatori (Violoncello)
TRACKLIST
- Canzone fra le guerre
- Neve corrente
- A little tango to my wife
- Accenni E Ripensamenti
- Visioni Romane
- Preludio
- Ludus
- Carillon
- A Prayer
- Habanera Per I Tuoi Occhi
- Looking for Clara Schumann
- Ninna Nanna
© 2013 Amadeus Arte AA13001
Ho conosciuto Cristian Carrara, persona di grande semplicità e gentilezza, e solo in un secondo momento ho ascoltato la sua musica.
Quando improvvisa al pianoforte, il sorridente ragazzo che si era conosciuto prima, si trasforma rivelando un’inaspettata profondità tinta da una poetica malinconia.
Incuriosita, ho ascoltato “Piano Diary”, un diario scritto con le note anziché con le parole, e ho pensato di poter ricondurre vagamente la musica di Cristian al neo-romanticismo, seppur in vari dettagli rivelasse uno studio e una consapevolezza compositiva che pochi compositori di questo movimento hanno.
Ho continuato con “LiberMundi”, opera che si iscrive, pur nella sua originalità, nella lunga tradizione melodica italiana, e “Destinazione del Sangue”, che prosegue la scuola italiana in materia di colonne sonore.
Mi sono imbattuta infine in brani scritti per un contesto assolutamente pop (da presentare in luoghi come il Festival di Sanremo) come “Canzone fra le guerre”, inclusa anche in questa registrazione con un nuovo arrangiamento. Generi diversi in cui Cristian si cimenta senza imbarazzo e con grande duttilità o forse smussando i confini creati da chi ancora oggi vuole costruire muri anziché gettare ponti nel mondo musicale.
Anche in questo ritratto, che include sue opere arrangiate per l’occasione o brani scritti appositamente per arpa o violoncello e arpa, i generi si mischiano e confondono, le guerre e le lotte si ingentiliscono in visioni romane o in ipnotici carillon che ci sfiorano delicatamente, ma non senza lasciare traccia…
(Floraleda Sacchi)