Un CD minimale e intenso dedicato alla musica di Philip Glass.
Floraleda Sacchi (Arpa)
Dal 2007 Floraleda Sacchi esegue regolarmente brani per arpa di Philip Glass.
Si è resa conto che la musica di Glass funziona perfettamente sull’arpa e da allora è diventata per molti anni l’unica arpista che esegue regolarmente la sua musica in tutto il mondo in concerti, trasmissioni televisive e radiofoniche: le esibizioni sono state elencate sul sito ufficiale di Glass e alcuni brani di Glass sono stati registrati dal vivo per l’American Harp Society come importante contributo al repertorio di arpa.
Oltre alle esibizioni dal vivo, nel 2007 Floraleda ha registrato ‘Open the Kingdom’ per il CD ‘Suite en Duo’ pubblicato dall’etichetta PHILIPS (Cat. No. 476 5978).
Nel 2008, ha incluso le cinque “Metamorphosis” nella sua celebre registrazione “Minimal Harp” (DECCA, cat. No. 476 3172).
Infine, ha registrato questo album per Amadeus Arte con molte anteprime mondiali per l’arpa e con un approccio sonoro completamente nuovo che apre una nuova dimensione per questa musica.
Tracklist
- Opening
- The Candyman: Helen’s Theme Cue1
- The Candyman: Helen’s Theme Cue2
- The Candyman: Helen’s Theme Cue3
- Metamorphosis One
- Metamorphosis Two
- Metamorphosis Three
- Metamorphosis Four
- Metamorphosis Five
- Modern Love Waltz
- The Hours: Why does someone have to die?
- Trilogy Sonata: Knee Play 4 from Einstein on the Beach
- Trilogy Sonata: Sathyagraha, Act II Scene III of Sathyagraha
- Trilogy Sonata: Dance from Aknathen
- Closing + Truman Sleeps from Glasswork and Truman’s Show
Prodotto da Amadeus Arte
© Amadeus Arte, Cat. No. AA12002
RECENSIONI
★★★★ The Independent
Floraleda Sacchi’s harp lends itself particularly well to the minimalist logic of Philip Glass’s progressions on this anthology of transpositions, never better than on the “Opening” from Glassworks, where the bass pulse beds beautifully among the mirroring figures of the theme.
The centrepiece is “Metamorphosis” itself, a five-part suite reconstituting themes from Glass’s scores to The Thin Blue Line and The Hours, an alliance of dread fatalism that works smoothly. Elsewhere, the sparkling flurries of notes in “Modern Love Waltz” buoyed up the register like bubbles, while the “‘Trilogy’ Sonata” yokes together excerpts from the operas Einstein on the Beach, Satyagraha and Akhnaten. (Andy Gill)
http://goo.gl/FH3R1
Sound+Vision (Spanish) No fundo, Metamorphosis & Other Works mostra-nos que há sempre espaço para novos pontos de vista. O que, sobretudo a um espírito aberto e dialogante como é o de Philip Glass, só pode mesmo agradar.
Nel disco, Metamorphosis è stata abbinata al suggestivo Opening (estratto da Glasswork, del 1981), ai tre brani intitolati Helen’s Tune (da Candyman, dal 1992), a Modern Love Waltz (del 1978), a una pagina estratta dalla colonna sonora di The Hours (2002) e alla Trilogy Sonata (2000): il tutto poi siglato con Closing (estratto, anch’esso, da Glasswork). Questa silloge può funzionare benissimo per un primo approccio all’autore, dato che le opere spaziano dalla fine degli anni settanta fino alla produzione più recente. Potrebbe quindi interessare anche coloro che non hanno dimestichezza con il linguaggio minimalista di Glass.
Claudia Bolzan, Musica
Music Web.
“Sacchi is a straightforward, motoric performer”.
Reinhardt